Pagina (109/131)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      In quanto a Leutron, che trovavasi in Oneglia, non dava timore che potesse arrestare il corso dei vincitori, poche genti avendo con sè.
      Carlo Emanuele, veduto fallito il tentativo di impadronirsi di Genova, e udendo come l’esercito Gallo-Ispano ogni ostacolo superando si avanzasse vittorioso, ordinò al generale Della Rocca, levasse tosto il campo di Genova e andasse prestamente a congiungersi colle altre forze piemontesi destinate a preservare il Reame da un’invasione che pareva imminente.
      Della Rocca, senza indugio alcuno, levò il campo e si ritrasse a Savona, donde poi fece passo in Piemonte. Tale provincia non era certamente sicura. I generali degli eserciti borbonici, non solamente sembravano di volersi prolungare per la riviera in soccorso di Genova, ma benanco di voler tentare qualche fatto di non lieve momento sulle fonti della Dora e del Chiusone, e aprirsi un varco nelle pianure subalpine, avendo mandato sotto gli ordini del cavaliere di Bellisle, fratello del generalissimo di Francia, numerosi battaglioni su pel dorso delle Alpi.
      Le speranze d’Austria caddero affatto colla partenza dei Piemontesi, e vani tornarono i desideri di possessione e di vendetta. Ella, mordendosi le mani, dovè convenire che se i Genovesi avevano scritto sulle porte della loro città la parola Libertas, possedevano anche in cuore virtù capace per sostenere che altrui non la cancellasse.
      La notte del 3 di luglio, Schulembourg, non potendo più fare alcuna cosa buona per la lontananza degli alleati, e trovandosi in cattiva condizione, levò con somma cautela tutti i campi che sul Bisagno aveva posti, e, con silenzio camminando, si ridusse innanzi tratto al suo alloggiamento della Torrazza; indi, varcata la Bocchetta, e più in là procedendo, lasciò libero quasi tutto il territorio della Repubblica.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Balilla
La cacciata degli austriaci da Genova (1746)
di Felice Venosta
Editore Barbini Milano
1865 pagine 131

   





Leutron Oneglia Emanuele Genova Gallo-Ispano Della Rocca Genova Reame Rocca Savona Piemonte Genova Dora Chiusone Bellisle Francia Alpi Austria Piemontesi Genovesi Libertas Schulembourg Bisagno Torrazza Bocchetta Repubblica