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      Ed un ferito mentre era portato per le vie sentendo alcune donne compiangerlo e muovere lamenti e che? sclamava, credete voi che alla guerra si vada a scambiar baci? state allegre, gridate viva l'Italia, e lasciate piangere i tedeschi(15)."
      Intanto la brigata di Nugent, rotta la barricata di porta Torrelunga, si rinversava in città; e mentre una colonna correva a prendere di fianco porta sant'Alessandro, e a sfondarla per mettervi dentro le compagnie, che infino allora avevano indarno dalla campagna combattuto quel posto, un'altra colonna si buttava sulle barricate interne, e faceva prove di entrare nel cuore della città. Fu l'urto violento per modo che gl'inimici penetrarono tino alla Bruttanome; ma poi accorrendo loro addosso da tutte le strade cittadini e valligiani, e venutosi a lotta più serrata di baionette, di pistole e di pugnali, furono risospinti ed inseguiti fino alla porta. E qui i nostri piansero gravemente ferita la più intrepida fra le eroine bresciane.
      Cadeva il crepuscolo, e il feroce Haynau, temendo che i suoi per le incerte ombre si lasciassero tirare sprovvedutamente dietro le insidie cittadine, comandò che sostassero e si fortificassero nei posti che avevano con tanto sangue acquistati. Ma in sostanza la città durava ancora pressoché intatta, perchè i nemici dal lato di sant'Eufemia erano stati ricacciati fin sulle mura ed alla soglia di porta Torrelunga; nè dentro la porta sant'Alessandro avevano potuto fare alcun progresso di considerazione; alla scesa del castello tenevano appena quell'estremo lembo del quartiere di sant'Urbano, dove erano stati tirati ad arte.


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Il martirio di Brescia.
Narrazione documentata
di Felice Venosta
Editore Barbini Milano
1863 pagine 125

   





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