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      Quando i generosi figli di Brescia che combattono per noi in Piemonte ritorneranno in patria a raccontare le loro prodezze, come potrete nascondere la vostra viltà se mostraste loro delle catene? Il Comitato di difesa ha deciso di vincere o morire. Lo abbandonerete voi? Ah no! Brescia non smentirà il suo nome di città eroica.
      All'armi adunque, alle barricate.
      Ordine - Costanza - Ardire.
      CASSOLA - CONTRATTI
     
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      COMITATO DI PUBBLICA DIFESA.
     
      Brescia, 26 marzo 1849.
      Popolo bresciano,
      Pare che il nemico non abbia avuto il coraggio di affrontarci durante il giorno per non far conoscere la sua debolezza. Forse potrebbe tentare un assalto nella vegnente notte, nella lusinga che, spiegando all'improvviso un vivo fuoco dall'esterno della città di concerto col bombardamento da parte del castello, fra le tenebre della notte, possiate essere atterriti ed abbandoniate la difesa. Quanto s'inganni però ce lo comprova l'entusiasmo che scorgiamo in tutti i cittadini pronti a vincere o morire. Voi siete già a prova di bomba, perchè finora il bombardamento non eccitò che allegria ai cittadini. I nemici esterni non oltrepassano i seicento.
      Interpreti perciò del voto universale, li sfidiamo a qualunque ora. Poco importa che la nostra vittoria sia rischiarata dal sole o dall'illuminazione della città.
      Comprenderanno pertanto i cittadini che necessita che a tutte le finestre verso strada sieno esposti i lumi.
      In questo momento ci è giunto un proclama del generale insurrezionale Camozzi, il quale annuncia che la città di Bergamo ha di già ottenuta vittoria del presidio nemico.


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Il martirio di Brescia.
Narrazione documentata
di Felice Venosta
Editore Barbini Milano
1863 pagine 125

   





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