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      Innumerevoli barricate, costruite dagli ingegneri del popolo, sorsero, come per incanto, in ogni via, custodite animosamente da fanciulli e da vecchi, mentre i pił gagliardi si cimentavano a fronte del nemico, accorrendo ove pił minacciasse il pericolo. Le campane tutte suonavano a stormo, eccitando sempre pił i cittadini, e gettando nel petto dello straniero il terrore. Le donne fasciavano le ferite, incuoravano alla pugna, combattevano esse medesime; e non poche andarono famose per coraggio e per virile ardimento. Le persone, gią pił deboli e timide, allora, fatte forti e coraggiose dal pericolo della patria, instavano animosamente alla zuffa; e il fragore dei cannoni convertivano in argomento di festa e di scherzo. Chi non poteva fare altra difesa, gettava dalle finestre e dai tetti sassi, tegoli, legnami. Ogni classe di cittadini in quelle famose giornate fece prove stupende, e con uno splendido trionfo fu purgata la vergogna di 34 anni di turpe dominio.
      Allato di questa gloria, altra anco ne vanta la memorabile rivoluzione di Milano; vogliamo dire la pił che rara unica moderazione del popolo nella vittoria. Non furti, non saccheggi, non incendi, non private vendette, non insulti privati; alle persone, alle cose rispetto; rispetto ai prigionieri; mirabile contrasto colla barbarie, colla ferocia, la licenza degli Austriaci; e tanto pił mirabile, che mentre il popolo accoglieva con amore il gregario vinto, sapeva che i fratelli prigionieri erano nel turrito castello spietatamente trucidati.


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I toscani a Curtatone e a Montanara (1848)
Notizie storiche
di Felice Venosta
Editore Barbini Milano
1863 pagine 145

   





Milano Austriaci