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      - Per l'inferno! - gridò battendo un gran pugno sulla tavola, - mi diventate tutti un branco di poltroni qui!
      - Messere, per provarvi come poltroni non lo siamo tutti, farò quel che mi ordinerete.
      - E anch'io. - rispose il Rosso, vergognoso di non esser messo alla prova invece del capocaccia. - Così, non avrete più a dubitare delle parole nostre.
      - Orbene! giacché tutti avete visto, giacché tutti avete udito, giacché tutti avete toccato con mano, fatemi buona guardia stanotte, appostatevi sul cammino che suol tenere cotesto gaglioffo che ha messo la tremarella addosso a tutta la mia gente. Da qual parte si suol vedere questo fantasma?
      - Nel corridoio qui accanto, di solito... Ma nessuno ha più visto nulla dacché quest'ala del castello non è stata più abitata...
      - Tu, Bruno, ti porrai a guardia dietro l'uscio che mette nella sala grande, e il Rosso dietro la finestra, in capo al corridoio. Allorché cotesto spirito malnato sarà dentro, e voi avrete accanto le vostre brave daghe, e non vi tremerà né la mano né il cuore, il ribaldo non potrà scappare altro che dalla mia camera... e allora, pel mio Dio o pel suo Diavolo! l'avrà da fare con me. Andate, e buona guardia!
      - Io credo che fareste meglio ad ordinare delle messe per l'anima della vostra donna Violante - gli disse la baronessa seria seria, allorquando furono soli.
      Il barone fu sul punto di mettersi in collera, ma seppe padroneggiarsi, e rispose in aria di scherno:
      - Da quando in qua mi siete divenuta credula come una femminuccia, moglie mia?


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Tutte le novelle
di Giovanni Verga
pagine 993

   





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