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      Il medico per curare il ragazzo si mangiò i soldi del fazzoletto, la provvista di legna, e tutto quello che c'era da vendere, e non era molto; sicché la madre una notte che il suo ragazzo farneticava dalla febbre, col viso acceso contro il muro, e non c'era un boccone di pane in casa, uscì fuori smaniando e parlando da sola come avesse la febbre anche lei, e andò a scavezzare un mandorlo lì vicino, che non pareva vero come ci fosse arrivata, e all'alba lo caricò sull'asino per andare a venderlo. Ma l'asino, dal peso, nella salita s'inginocchiò tale e quale l'asino di san Giuseppe davanti al Bambino Gesù, e non volle più alzarsi.
      - Anime sante! - borbottava la donna - portatemelo voialtre quel carico di legna! -
      E i passanti tiravano l'asino per la coda e gli mordevano gli orecchi per farlo rialzare.
      - Non vedete che sta per morire? - disse infine un carrettiere; e così gli altri lo lasciarono in pace, ché l'asino aveva l'occhio di pesce morto, il muso freddo, e per la pelle gli correva un brivido.
      La donna intanto pensava al suo ragazzo che farneticava, col viso rosso dalla febbre, e balbettava:
      - Ora che faremo? Ora che faremo?
      - Se volete venderlo con tutta la legna ve ne do cinque tarì - disse il carrettiere il quale aveva il carro scarico. E come la donna lo guardava cogli occhi stralunati, soggiunse: - Compro soltanto la legna, perché l'asino ecco cosa vale! - E diede una pedata sul carcame, che suonò come un tamburo sfondato.
     
     
      PANE NERO
     
      Appena chiuse gli occhi compare Nanni, e ci era ancora il prete colla stola, scoppiò subito la guerra tra i figliuoli, a chi toccasse pagare la spesa del mortorio, ché il reverendo lo mandarono via coll'aspersorio sotto l'ascella.


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Tutte le novelle
di Giovanni Verga
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