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      E par tisico in terzo grado il tuo barone! È vero che a questo mondo tutto sta nei denari! -
      Ed ora faceva l'occhio di triglia alla sora Mariettina, la figlia del padrone di casa, dalla finestra del cortiletto puzzolente. - La sta bene, sora Mariettina? Gran bella giornata oggi! - La mamma sottomano aggiungeva: - Quel ragazzo è innamorato morto di lei. Ne farà una malattia, ne farà! - E si asciugava gli occhi col grembiule. La sora Marietta si sentiva gonfiare il petto sino al naso. Scendeva nel cortile, a pigliar aria, e si perdevano per la scaletta col giovane. Il babbo, sempre in mezzo al suo carbone non si accorgeva di nulla. Quando la sora Antonietta vide i ferri ben scaldati, annunziò che avrebbe fatto San Michele e se ne sarebbe andata via di quella casa per impedire il male, se era tempo.
      Sandrino sospirava, guardando la ragazza; e tutti e due volevano buttarsi nel Naviglio, se avevano a lasciarsi. - Non te l'avevo detto? - esclamava la madre; e tremava che non avesse a succedere qualche guaio grosso. Quello scrupolo non le faceva chiuder occhio nella notte, e se ne confessava col sor prevosto perché ne parlasse al padre della ragazza. Ma il carbonaio, che aveva l'anima nera come la pece, non volle sentir ragione.
      - Bugie! Tutta invenzione della levatrice, che non si contenta di fare quel mestiere solo -.
      Allora la Mariettina, a provare ch'era vero, scappò via con Sandro. Egli le aveva detto come alla Olga: - O lei, o nessun'altra! -
      In tal modo Sandrino ebbe la Mariettina, ma senza dote.


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Tutte le novelle
di Giovanni Verga
pagine 993

   





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