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      In quel momento batteva il tocco, e da lontano si udiva venire una canzonaccia d'ubbriaco, con un'ombra che andava a zig-zag, lungo la fila dei lampioni.
      - Quello lì canta senza permesso! - osservò uno della comitiva per ischerzo.
      - Finiamola! - intimò il brigadiere, - o se no, vi faccio visitare! -
      L'ometto che voleva la canzone per l'innamorata lo stette a guardar zitto, mentre si allontanava colla pattuglia; poi dietro gli sputò: - Sbirro!
      - Sentite, amico, - riprese quindi il Resca, - qui non mi piace far del chiasso, perché ci ho il mio motivo. Ma se volete venire sotto il voltone laggiù, vi servo subito.
      - No. Ho visto or ora che siete un uomo, e mi basta. Di me, se conosco il mio dovere, potete domandarne a chi vi piace: Vanni Mendola.
      - Ed io, don Giovanni, quand'è così, voglio cantarvi la canzone; dovessimo venire all'Ognigna oppure a Cibali.
      - Grazie tante! - disse il Mendola. - Ma la canzone adesso non la voglio più. Mi basta d'aver visto il vostro buon cuore -.
      E come ciascuno se ne andava per la sua strada, dopo molte strette di mano, e - Buona sera! Scusate, se mai, qualche parola... - Mendola tirò in disparte il Resca, e gli disse:
      - Volevo mostrare soltanto... Come vi chiamate?
      - Giuseppe Resca, per servirvi, - rispose l'altro. - Ma mi dicono anche il Biondo.
      - Volevo mostrare a donna Concettina, che è ora la vostra innamorata, e sta dietro l'uscio ad ascoltare... Volevo mostrarle, don Giuseppe, che gli uomini non si misurano a palmo... E che se sono piccolo di statura ho il cuore grande quanto questa piazza qui.


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Tutte le novelle
di Giovanni Verga
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