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      - Gli uomini, mia cara, son tutti così. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore! - Quanto piangere fece in quel fazzolettino!
      Tornavano i soldati, lunghe file di cavalli, battaglioni interi. Dinanzi al castello, in piazza d'armi, erano pure tornati i carretti colle arance, e quelli del sorbetto a due soldi, e le bambinaie coi ragazzi, e le coppie che si allontanavano sotto gli alberi. Artiglieri che andavano e venivano, coll'incerato sul chepì, tale e quale come Lajn Primo. - n. 7, n. 9. - Solo mancava il numero del suo Lajn.
      Nella fabbrica aveva sentito dire che molta truppa era stata mandata in Sicilia - laggiù, lontano. - Lontano dagli occhi, lontano dal cuore! - Neppure un rigo in tre mesi! Quante gite alla posta! quante volte ad aspettare il portalettere dal portinaio! Tanto che Cesare, il servitore dirimpetto, il quale veniva a pigliare le lettere della contessa, le diceva anche lui, ridendo:
      - Nulla, eh? Ha male alla penna il suo artigliere? -
      Una vera persecuzione quell'antipatico, colla faccia di donna, e i capelli lucenti di pomata! Aveva un bello sbattergli la finestra sul muso! Tutto il giorno lì, di faccia, in anticamera, a farle dei segni colle manacce sempre infilate nei guanti bianchi, scappando solo un momento appena sonavano il campanello, e tornando subito a montare la sentinella. Sempre, sempre, quasi si cocesse anch'esso a poco a poco, al vedersela ogni giorno lì di faccia. Sicché una volta la fermò per le scale, e le disse: - Cosa le ho fatto, infine? Almeno me lo dica!


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Tutte le novelle
di Giovanni Verga
pagine 993

   





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