Pagina (32/309)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      — Che è vero? domandò Mena.
      — Eh, comare Mena, se non dovessi far altro, al mio paese ce n'è delle ragazze come dico io, senza andare a cercarle lontano.
      — Guardate quante stelle che ammiccano lassù! rispose Mena dopo un pezzetto. Ei dicono che sono le anime del Purgatorio che se ne vanno in Paradiso.
      — Sentite, le disse Alfio dopo che ebbe guardate le stelle anche lui; voi che siete sant'Agata, se vi sognate un terno buono, ditelo a me, che ci giuocherò la camicia, e allora potrò pensarci a prender moglie…
      — Buona sera! rispose Mena.
      Le stelle ammiccavano più forte, quasi s'accendessero, e i tre re scintillavano sui fariglioni colle braccia in croce, come Sant'Andrea. Il mare russava in fondo alla stradicciuola, adagio adagio, e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio, sobbalzando sui sassi, e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre, giorno e notte, non arriverebbe mai, e c'era pure della gente che andava pel mondo a quell'ora, e non sapeva nulla di compar Alfio, né della Provvidenza che era in mare, né della festa dei Morti; — così pensava Mena sul ballatoio aspettando il nonno.
      Il nonno s'affacciò ancora due o tre volte sul ballatoio, prima di chiudere l'uscio, a guardare le stelle che luccicavano più del dovere, e poi borbottò: — «Mare amaro!».
      Rocco Spatu si sgolava sulla porta dell'osteria davanti al lumicino. — «Chi ha il cuor contento sempre canta» conchiuse padron 'Ntoni.
     
     
      CAPITOLO III
     
      Dopo la mezzanotte il vento s'era messo a fare il diavolo, come se sul tetto ci fossero tutti i gatti del paese, e a scuotere le imposte.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Malavoglia
di Giovanni Verga
pagine 309

   





Mena Mena Mena Purgatorio Paradiso Alfio Agata Mena Sant'Andrea Alfio Provvidenza Morti Mena Spatu Ntoni