Pagina (101/309)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      — Eh, a voi vi piacerebbe che nessuno parlasse, eh! compare Tino?
      — Come se tutti non lo sapessero il mestiere che fate, che poi chiudete gli occhi quando 'Ntoni di padron 'Ntoni viene a parlare con vostra figlia Barbara.
      — Gli occhi li chiudete voi, becco che siete! quando vostra moglie fa il comodino alla Vespa, la quale viene tutti i giorni a mettersi sulla vostra porta per cercare Alfio Mosca, e voi altri tenete il candeliere. Bel mestiere! Ma compare Alfio non vuol saperne, ve lo dico io; ci ha pel capo Mena di padron 'Ntoni, e voi altri ci perdete l'olio della lucerna, se la Vespa ve l'ha promesso.
      — Ora vengo a romperti le corna! minacciò Piedipapera, e cominciò ad arrancare dietro la tavola d'abete.
      — Oggi va a finir male! borbottava mastro Croce Giufà.
      — Ohè! ohè! che maniere son queste, vi par d'essere in piazza! urlava don Silvestro. — Volete scommettere che vi caccio fuori tutti a calci? Ora l'aggiusto io questa faccenda.
      La Zuppidda non voleva sentirne affatto d'aggiustarla, e si dibatteva contro don Silvestro il quale la spingeva fuori tirandola pei capelli, e poi se la menò in disparte dietro il rastrello della chiusa.
      — Infine che volete? le disse come furono soli, a voi che ve ne importa se mettono il dazio sulla pece? forse che lo pagate voi o vostro marito? o non devono pagarlo piuttosto quelli che hanno bisogno di far accomodare le loro barche? Sentite a me: vostro marito è una bestia ad essere in collera col municipio, e a far tutto questo chiasso. Ora si devono fare gli assessori nuovi, in cambio di padron Cipolla o di massaro Mariano, che non valgono niente, e si potrebbe metterci vostro marito.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Malavoglia
di Giovanni Verga
pagine 309

   





Tino Ntoni Ntoni Barbara Vespa Alfio Mosca Alfio Mena Ntoni Vespa Piedipapera Croce Giufà Silvestro Zuppidda Silvestro Cipolla Mariano