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      — Che pezzo di ragazza, per la madonna! E come cammina col naso nella mantellina, che pare un fuso! Pensare poi che deve papparsela quel cetriolo di 'Ntoni Malavoglia!
      — Se Piedipapera vuol essere pagato, 'Ntoni non se la pappa; ve lo dico io. I Malavoglia avranno altro da grattarsi, se Piedipapera si piglia la casa del nespolo.
      Vanni Pizzuto tornò a prendere pel naso don Michele. — Eh? che ne dite, don Michele? Anche voi le avete fatto il cascamorto. Ma quella è una ragazza che fa mangiare agro di limone.
      Don Michele non diceva nulla, si spazzolava, si arricciava i baffi, e si metteva il cappello davanti allo specchio. — Ci vuol altro che cappelli colla penna per quella lì! sogghignava Pizzuto.
      Finalmente una volta don Michele disse:
      — Santo diavolone! se non fosse pel cappello colla penna, gli farei tenere la candela io, a quel ragazzaccio di Malavoglia. Don Silvestro ebbe la premura di andare a raccontare ogni cosa a 'Ntoni, e che don Michele il brigadiere, era un uomo il quale non si lasciava posare le mosche sul naso; e doveva avercela con lui.
      — Io gli rido sul mostaccio, a don Michele il brigadiere! rispose 'Ntoni. Lo so perché ce l'ha con me; ma per stavolta può pulirsi la bocca, e farebbe meglio a non sciuparsi le scarpe per passare e ripassare davanti alla Zuppidda, col berretto gallonato, come se ci avesse la corona in capo; che la gente se ne impipa di lui e del suo berretto.
      E se lo incontrava lo guardava bene in faccia, ammiccando gli occhi, come deve fare un giovanotto di fegato che è stato soldato, e non si lascia portar via il suo berretto in mezzo alla folla.


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I Malavoglia
di Giovanni Verga
pagine 309

   





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