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      La Mangiacarrubbe sapeva quel che doveva fare se si voleva pigliare Brasi Cipolla, ora che suo padre se l'era rimorchiato di nuovo in casa pel colèra, e non andava a nascondersi più nella sciara, o per la chiusa, o dallo speziale e nella sacristia. Ella gli passava davanti lesta lesta, colle scarpette nuove; e passando si faceva urtare nel gomito, in mezzo alla folla che veniva dalla messa; oppure lo aspettava sulla porta, colle mani sul ventre, e il fazzoletto di seta in testa, e gli lasciava andare un'occhiata assassina, di quelle che rubano il cuore, e si voltava ad aggiustarsi le cocche del fazzoletto sul mento per vedere se le veniva dietro; o scappava in casa com'ei compariva in capo alla straduccia, e andava a nascondersi dietro il basilico ch'era sulla finestra, con quegli occhioni neri che se lo mangiavano di nascosto. Ma se Brasi si fermava a guardarla come un bietolone, gli voltava le spalle, col mento sul petto, tutta rossa, e gli occhi bassi, masticandosi la cocca del grembiule, che ognuno se la sarebbe mangiata per pane. Infine, poiché Brasi non sapeva risolversi a mangiarsela per pane, dovette acciuffarlo lei pei capelli, e gli disse: — Sentite, compare Brasi, perché volete togliermi la pace? Io lo so che non sono per voi. Ora è meglio che non ci passiate più di qua, perché più vi vedo e più vorrei vedervi, e oramai son la favola del paese; la Zuppidda si mette sulla porta ogni volta che vi vede passare, e poi va a dirlo a tutti; ma farebbe meglio a tener d'occhi quella civetta di sua figlia Barbara, che l'ha ridotta come una piazza questa strada, tanta la gente che ci tira, e non va a dirlo quante volte passa e ripassa don Michele, per vedere la Barbara alla finestra.


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I Malavoglia
di Giovanni Verga
pagine 309

   





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