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      — Hanno sorpreso il contrabbando e i contrabbandieri; raccontava Pizzuto, — e don Michele ci ha buscato una coltellata. — La gente guardava verso la porta dei Malavoglia, e faceva segno col dito. Infine venne la cugina Anna, tutta spettinata, bianca come un cencio, e non sapeva che dire. Padron 'Ntoni, come se gli parlasse il cuore, domandò: — E 'Ntoni? Sapete dov'è 'Ntoni? — L'hanno arrestato stanotte nel contrabbando, insieme al figlio della Locca! — rispose la cugina Anna, la quale aveva perduto la testa. — Hanno ammazzato don Michele!
      — Ah! mamma mia! — gridò il vecchio cacciandosi le mani nei capelli; ed anche la Lia si era cacciate le mani nei capelli. Padron 'Ntoni, sempre colle mani in testa, non faceva altro che dire: — Ah! mamma mia! Ah! mamma mia!
      Sul tardi venne Piedipapera, colla faccia angustiata, picchiandosi la fronte: — Avete sentito, eh, padron 'Ntoni, che disgrazia! Io son rimasto di sale quando l'ho saputo. — Comare Grazia, sua moglie, piangeva davvero, poveretta, vedendo come le disgrazie fioccavano nella casa dei Malavoglia. — Tu che ci vieni a fare? gli diceva sottovoce suo marito, tirandola vicino alla finestra. — Tu non ci entri. Adesso a bazzicare in questa casa si tira addosso gli occhi degli sbirri.
      La gente perciò non si affacciava nemmeno all'uscio dei Malavoglia. Solo la Nunziata, appena sentita la notizia, aveva affidato i ragazzi al più grandicello, e raccomandata la sua casa alla vicina, ed era corsa da comare Mena, a piangere con lei, come una che non aveva ancora gli anni del giudizio.


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I Malavoglia
di Giovanni Verga
pagine 309

   





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