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      Oh che animale è costui! Nelle anticamere e ne' postriboli credo bene che anco in Italia se ne troveranno di simili, ma a me riescon nuovi, perché col nuovo genere di persone fra le quali mi pone il vestito che ho indossato, mi pare che la natura umana, che ora vedo, non sia certamente più bella e colta di quella porzione nella quale ho vissuto sin ora. Qui in Praga, nessuna casa nobile, ammette gli ufficiali, a meno che la persona non lo meriti per sé stessa, ed io non ho portato meco alcuna lettera, onde mi trovo in una sciocca società. Ho spedito il mio equipaggio all'armata, la quale non si sa bene ove precisamente sia; ho alcune piccole spese da fare, poi fra una settimana vado al campo. Vedrò nuovi oggetti, spero che gli interessi dei pericoli reciproci renderà quella società più viva e brillante. Vi sono delle persone della più elevata nascita, se posso essere al quartier generale potrò avere un'idea della guerra, occuparmi di grandi cose, far conoscenze utili, insomma mettere a profitto il tempo e i quattrini, meglio che non m'è accaduto sin ora, giacché sia per le cognizioni acquistate, sia per i piaceri provati, vi posso dire che non ho impiegato niente bene il mio capitale. Vi scriverò dal campo; non vedo l'ora d'allontanarmi da Praga. Vi abbraccio.
     
     
     
      Görlitzheim, 14 luglio, 1759.
     
      Eccomi alla grande armata del maresciallo Daun, oggi verso mezzodì vi sono giunto, partii da Praga il giorno 12, e prima di mettermi a dormire vi scrivo anche le cose più minute a ciò che conosciate esattamente gli oggetti tanto da vicino come li vedo io stesso.


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Diario Militare
di Pietro Verri
pagine 82

   





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