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      È una maledettissima compagnia. Vi abbraccio e sono.
     
     
     
      Bautzen, 15 settembre, 1759.
     
      Delle notizie della guerra non mi impegno a scrivervi. Primieramente, son tanti i corpi in moto, Daun, Laudon, De Ville, Buccow, il re, il principe Enrico, i Moscoviti, l'armata dell'Impero; tanti pezzi che giuocano a scacco, io conosco appena i movimenti di quel pezzo in cui sono collocato, né vi potrei dare alcuna idea interessante delle cose attuali. Mi pare di avervi già detto che i generali, gli aiutanti generali fanno venire le gazzette da Vienna per sapere le cose della guerra, vi rimetto dunque alla sorgente istessa. Io vi comunicherò solo le mie idee nate dalle cose che vedo ed osservo, elleno sono assai più minute, ma le loro conseguenze diventano grandi in un uomo che ragiona. Innanzi tutto adunque vi dirò che ho trovato un uomo, e coll'opera di lui comincio ad intendere qualche cosa. Il caso ha fatto che mi trovassi in piccola compagnia con un ufficiale affamato, che avendo corso tutta la giornata, pranzava; la sua figura non ha niente di singolare, ma tre o quattro proposizioni che gli sfuggirono, e il tuono ragionevole e ingegnoso col quale le disse mi scossero. M'accostai a lui, cominciai ad entrare in dialogo, e m'avvidi che anche il mio umore non gli spiaceva. Gli confessai che ero felice d'aver incontrato un essere ragionevole, e dissi vestigia hominum video. La nostra amicizia fu presto incominciata. Egli è inglese, ha vissuto molto in Italia e nella Spagna, e ne conosce assai bene le lingue oltre la sua nativa, ed il tedesco che s'insegna di parlare.


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Diario Militare
di Pietro Verri
pagine 82

   





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