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      L'anno passato il maresciallo ebbe nuovo titolo d'onore colla sorpresa di Hochkirch, ma tutto il progetto era di Lascy, e il buon maresciallo nel tempo della sorpresa andava interrogando se si credeva che quell'affare avrebbe prodotto qualche cosa di buono. Io vi presento gli uomini quali sono, e come io stesso sono passato dalla meraviglia al disinganno, così passatevi voi pure. Daun che si trova così bene assistito dalla fortuna, credo che non vorrebbe battersi più. Se dalla Corte gli venisse dato pien potere, credo che sarebbe inconsolabile, perché i suoi fautori non potrebbero attribuire alla dipendenza della Corte la lentezza colla quale si fa da esso una guerra offensiva. Si tratta non di difendere i nostri Stati, ma d'acquistare la Slesia, e per acquistarla noi stiamo sulla porta! Certamente quando il re comanda ei stesso le sue truppe, ogni soldato si batte con più impeto, e sopporta i mali con pazienza, animato dalla speranza di far la sua fortuna sotto gli occhi del suo re. All'incontro da noi prima d'approfittare d'una occasione, conviene aspettare l'ordine della Corte, e tutto languisce, cominciando dal comandante, discendendo sino al fantaccino. Sin ora non abbiamo fatto che una finta d'andare nella bassa Lusazia, poi ai confini della Slesia, poi ritorniamo nell'alta Lusazia, accostandoci a Dresda. I nemici non gli ho veduti più a far schioppettate con noi da Sorau a questa parte. Le sentinelle avanzate prussiane sono così umane, che quando con Lloyd ci accostiamo di troppo, ci avvisano di ritirarci senza offesa alcuna.


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Diario Militare
di Pietro Verri
pagine 82

   





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