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      Gli altri meccanicamente conoscitori potranno essere assorbiti dalla maraviglia per le difficoltà superate dall'artista, per la destrezza e giudizio, col quale sono disposte le figure, le ombre, e i colori. Nell'animo assorbito da quest'oggetto cessa rapidamente il dolore innominato, e ne nasce il piacere; ma per gustare un più gran numero di piaceri nella pittura conviene ch'ella desti nel cuore de' sentimenti: la cessazione dei dolori innominati allora è più frequente, perchè più l'anima viene con ciò distratta dallo stato di prima, e interamente occupata di oggetti, che creano dolori, e gli estinguono, e li riproducono, e rapidamente li annientano a vicenda. Io ho provato un piacere assai vivo nel mirare la prima volta un quadro rappresentante la partenza d'Attilio Regolo da Roma: L'eroe campeggia nel mezzo, vestito della toga, e del lato clavo: la fisonomia presa dall'antico esprime una placida e ferma virtù; pareami però nel riflettervi ch'ei premesse a forza un profondo dolore. Egli è nell'atto d'incamminarsi alle navi cartaginesi che sono sul Tevere, alle sponde del quale si passa l'azione. Conobbi alla somiglianza il figlio dell'eroe; fanciullo ancora, sembra opporsi passionatamente al passo di suo padre, mentre una figlia si copre il volto colla mano del padre in atto di baciarla, e stringendola fra le due tenere sue mani cela le proprie lacrime, e la sua disperazione. Poco discosto da Attilio sta il console romano; la tranquilla maestà, che gli signoreggia nel volto, non gli toglie punto i tratti d'una sensibile e dolente amicizia.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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