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      Quì diventava più angusto il teatro, che avevi davanti gli occhi; varj ruscelli parte cadenti, parte lambenti lo strato della collina occupavano piacevolmente il tuo sguardo. Restava da ascendere. Il sentiero diventava rapido, e di qualche incomodità; appena cominciavi a provarne dolore e stanchezza, eccoti una grotta non prima veduta dove l'acqua zampilla da ogni parte, e dove agiatamente ti sedi a rimirarla. L'acqua sapientemente diretta ivi dava moto a concerti musicali, che ti sorprendevano perchè inaspettati. La dolce melodia pastorale ti lasciava in preda a soavissime immagini; l'ardita sinfonia della guerra e della caccia ti urtava in seguito e ti rinvigoriva sin che destandoti nuovamente l'importuna curiosità, ti alzavi e proseguivi il passeggio frattanto già punto da due dolori stanchezza, e curiosità. Il cammino giudiziosamente ti riconduce d'onde partisti senza la noja di replicarti le stesse sensazioni. Ora ti ricreano i soavissimi odori de' fiori, e delle piante più rare, in seguito un prospetto impensato di antica architettura rovinata dal tempo; quì un tempietto, là un parco di fiere, poi un piccolo canale navigabile ti sorprendono aggradevolmente, e fanno rapidamente cessare i sentimenti dolorosi, che naturalmente s'intrudono fra l'uno e l'altro oggetto, e ritornavi all'albergo dopo un'ora beatamente impiegata, pago del modo col quale eri frattanto vissuto.
      Parmi con questa immagine che resti toccato l'essenziale principio delle belle arti. Una galleria, un muséo veduti di volo difficilmente fanno passar bene una giornata.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308