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      Questo sforzo non toglie l'interno avvilimento. Si può disputare qual dei due renda più omaggio alla virtù, se quello che essendo vizioso lascia vedere in fronte la tristezza del rimorso, ovvero chi si sforza a rappresentare l'uomo virtuoso: entrambi la pregiano perchè l'uno è avvilito per non averla, l'altro fa sforzi per contraffarla: sono due debitori, il primo si dichiara fallito, il secondo paga con moneta falsa; entrambi hanno l'avvilimento nel cuore.
      Per accrescere adunque e conservare il poter nostro conviene che l'interno sentimento di noi stessi, che è il più giusto e inesorabile de' nostri giudici, ci sia favorevole. Lo spirito umano ha i suoi confini, l'errore ben sovente ci si presenta sotto il sembiante della verità: non pretendo io già che un essere debole e imperfetto non possa mai, rivolgendoli al passato, trovare qualche fatto proprio, che meriti pentimento, ognuno ne ha; ma facendo noi molto uso della riflessione in tutti gli atti importanti della vita, non ci accaderà di commettere di quelle azioni che degradano ed avviliscono l'uomo. La buona coscienza è il sentimento della conformità delle azioni nostre colla giustizia; e la giustizia comprende la fedele obbedienza alle leggi. Le leggi fissate dall'Autore dell'Universo sono semplici e invariabili; ma dove gli uomini ne hanno stabilite, le debolezze, gli errori, le mire private vi hanno sì fattamente contribuito che talvolta s'incontrano dubbj, e fa mestieri d'avere la ragione ben addentrata per districarsene.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





Autore Universo