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      Tale è la serie delle cose che sono prodotte dalle leggi dirette e vincolanti.
      Se poi vi fossero persone incaricate a conceder le tratte de' Grani, acciocchè assicurato il necessario allo Stato abbia sfogo il superfluo, questa idea prudentissima al primo aspetto, riuscirà ineseguibile nella pratica. Non è possibile il fare ogni anno un calcolo nemmeno di approssimazione sulla quantità de' Grani raccolti; in conseguenza posto che anche si sappia la vera annua consumazione, non si potrà definire a quale quantità ascenda ogni anno il superfluo. Di più questo calcolo inesattissimo non sarà fatto se non più mesi dopo il raccolto. Dovrà dunque sospendersi ogni tratta di grano per tutto il tempo anteriore a questo calcolo; cioè per tutto il tempo nel quale i possessori delle terre saranno stati costretti dall'inesorabile bisogno a venderlo, e sarà questa derrata già tutta ammassata presso i monipolisti prima che se ne possa fare Commercio. Ecco la ragione, per cui i paesi che non permettono esportazione de' Grani se non per tratte, si espongono bene spesso a pericoli o di vuotare il paese, o di fare che manchi il compratore, e si diminuisca questo importantissimo ramo di agricoltura.
      Di tutte le merci anche le più necessarie alla vita comune, olio, vino, panni, tele ec. non ne manca mai il necessario allo Stato quantunque; ne sia libera la contrattazione e il trasporto. Perchè temesi adunque che la merce Grano esca dallo Stato, e ne manchi il necessario, se la legge non accorre ad impedirne l'uscita?


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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