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      Ma quando la infecondità è artificiale, l'uomo vede un odiato ostacolo, che può ingrandirsi a misura che si accresceranno i di lui sforzi per vincerlo. L'uomo si avvilisce per il peso che gli viene imposto, diminuisce la confidenza verso chi regge il suo destino, e si abbandona all'indolenza.
      Io credo adunque che un tributo generalmente sia sempre una diminuzione d'industria, eccettuato soltanto qualche tributo opportunamente imposto o sull'uscita, o sull'entrata di alcuna merce; nel qual caso può essere di giovamento positivo all'industria. Per conoscere che il tributo è generalmente una diminuzione d'industria ascendiamo a quei principj, dei quali si è accennato altrove qualche cosa. Se in una nazione non si pagasse tributo, e vi fosse un'organizzazione di governo necessaria a mantenere una società; qualora un'estera nazione fosse ingiusta verso di lei, o minacciasse d'invaderla, bisognerebbe che una parte della nazione abbandonasse l'agricoltura, e i mestieri, si ponesse in armi, e accorresse alla pubblica difesa frattanto che l'altra parte della nazione resterebbe occupata nell'annua riproduzione, con cui mantenere e se stessa, e i suoi difensori. In questa ipotesi non può dubitarsi che verrebbe scemata l'industria nazionale, e l'annua riproduzione di tanto, quante sono le braccia che avessero abbandonata l'agricoltura, e i mestieri per la pubblica difesa. In vece di ciò; in vece di togliere all'occasione del bisogno le braccia all'agricoltura, e ai mestieri, si sono assoldati degli uomini i quali per lor professione si sacrificano unicamente alla difesa dello Stato, e in vece, di trasmettere immediatamente parte delle derrate, e delle merci necessarie al vitto de' difensori, i proprietarj di quelle e di queste le cambiano colla merce universale, e la consegnano all'erario per alimentare i difensori.


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Discorsi sull'indole del piacere e del dolore; sulla felicità; e sulla economia politica
di Pietro Verri
Editore Marelli Milano
1781 pagine 308

   





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