Pagina (47/93)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Int.: "A dir questa verità che ha promesso di dire".
      Resp.: "Illustrissimo signore, fatemi slegare un pochettino, che dico la verità".
      Ei dicto: "Che cominci a dirla".
      Resp.: "Fu il Baruello che mi venne a trovare in porta Ticinese, e mi domandò che andassi con lui per certo formento che era stato rubato, e disse che avressimo chiappato un villano, che aveva lui una cosa da dargli per farlo dormire, ma non vi andassimo". Postea dixit [indi disse]: "No signore, V S. mi faccia slegare un poco, che dico che V S. avrà gusto"
      Ei dicto: "Che cominci a dire, che poi si farà slegare".
      Resp.: "Ah signore fatemi slegare che sicuramente vi darò gusto, vi darò gusto".
      Qua promissione attenta jussum fuit dissolvi, et dissolutus, fuit postea:
      Int.: "A dire la verità che ha promesso di dire".
      Resp.: "Illustrissimo signore, non so che dire, non so che dire; non si troverà mai che Carlo Vedano abbia fatta veruna infamità"
      Institus: "A dire la verità che ha promesso di dire, che altrimenti si farà di nuovo legare e tormentare, senza remissione alcuna".
      Resp.: "Se io non ho fatto niente...".
      Iterum institus, ut supra.
      Resp.: "Signor senatore, vi sono stato a casa di messer Gerolamo a mangiare col Baruello, ma non mi ricordo della sera precisa".
      Et cum ulterius vellet progredi jussum fuit denuo ligari per brachium sinistrum ad funem, et per brachium dextrum canubi et cum ita esset ligatus, antequam stringeretur [E, poiché non voleva dire altro, fu comandato di legarlo per il braccio sinistro alla fune e per il braccio destro al canape e, così legato, prima che si stringesse].


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Osservazioni sulla tortura
di Pietro Verri
1804 pagine 93

   





Baruello Ticinese Carlo Vedano Gerolamo Baruello