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      § 5 dice che liber homo tortus, non ut liber, sed ut servus existimatur [L'uomo libero torturato è considerato non libero ma schiavo]. Veggasi Sallustio in Catilin., che pure attesta che le leggi Romane proibivano il dare la tortura agli uomini liberi. Quindi Cicerone, nella sua orazione Pro Silla, esclama contro l'insolita tirannia minacciata: Quaestiones nobis servorum, et tormenta minitantur [Ci minacciano gli interrogatori e le torture dei servi].
     
      XIII. Come siasi introdotto l'uso di torturare ne' processi criminali
     
      La corruzione del sistema di Roma produsse l'uso della tortura. Concentrate nella sola persona degli imperatori le principali dignità di console, tribuno della plebe e pontefice massimo, si annientò la repubblica e si formò il governo dispotico, collocandosi nell'uomo medesimo il supremo comando dell'armata, la presidenza al senato, il diritto di rappresentare la plebe e quello di presiedere alle cose sacre, agli augurj ed a quanto moveva le opinioni del popolo. Se in Venezia lo stesso uomo fosse comandante delle armi, doge, avogador, inquisitore di stato e patriarca sarebbe abolita la repubblica al momento senza alcun cambiamento di sistema: così accadde a Roma. Da principio Cesare, poi Augusto rispettarono la memoria della libertà, che era recente nell'animo de' Romani; poiché gradatamente s'indebolì quella, si spanse con minor ritegno il natural desiderio ne' despoti di avere una illimitata potenza su tutto. Quindi si procurò di rendersi ben affetta la plebe co' donativi, cogli spettacoli, coll'abbondanza dell'annona e coll'avvilire le cospicue famiglie consolari.


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Osservazioni sulla tortura
di Pietro Verri
1804 pagine 93

   





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