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      Ogni anno il ricettore renderà i suoi conti al magistrato camerale, chiamandovi il vicario e i fiscali788. Era vicario di provvisione Bernardo Crivelli789. Gli architetti idraulici che s'impiegarono, furono Bartolomeo della Valle e Benedetto Missaglia. Si cercò di fare un canale che ci rendesse comoda la navigazione col lago di Como. Primieramente si esaminò la valle di Malgrate, e risultò impossibile, perché conveniva scavare un canale profondo trenta braccia per più d'un miglio, e ciò sotto il fondo del lago di Civate; e protraendo il canale sino al lago di Pusiano per imboccare il Lambro, che ne esce, conveniva sprofondare il Lambro cento braccia e dieci once. Perciò abbandonarono quella idea, e si rivolsero ad esaminare se meglio convenisse cominciare il canale sotto Airuno, e trovando che ivi dovevasi sprofondare centosessantadue braccia per attraversare quella costa, ne lasciarono pure anche tale idea. (1517) Poi, l'anno seguente, esso Missaglia con altri ingegneri, Giovanni Simone della Porta e Giovanni Balestrieri si posero ad osservare la Valle del Seveso, che comincia a Cavallasca, e passa per Lentate, e viene a Milano. Trovarono che per essa non era sperabile di condurre un canale per l'angustia e le alte rive che in più luoghi s'incontrano; e ciò quando anche vi fosse stato modo d'introdurvi le acque del lago di Como, cosa assai difficile e pel livello, e per le montagne frapposte; ed anche questo pensiero per tai motivi fu giudicato inutile. Visitarono una valle presso Chiasso, e non trovarono modo di aprirvi un emissario che ricevesse le acque del lago di Como.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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