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      Della qual opera v'era bensì la tradizione nella Spagna, ma a caso venne a trovarsi manoscritta soltanto l'anno 1775, e si publicò dalla regia stamperia di Madrid nel 1780, sotto la direzione della reale accademia di storia805.
      (1520) Il maresciallo di Foix, ossia Lautrec, informato di questa unione che si andava facendo in Reggio, quantunque le intelligenze fra il papa e l'imperatore fossero segrete, senza rispetto alla pace vigente, invase a mano armata il Reggiano, e si accostò alla città con animo di sorprendere i Milanesi forusciti. Il Guicciardini storico era allora comandante di Reggio, e seppe rendere vano il progetto de' Francesi, le violenze de' quali, commesse in quella infruttuosa spedizione, sono da lui medesimo descritte. Un tal fato, seguìto nel seno apparente della pace e ad insulto delle terre del papa, cagionò negli animi sempre maggiore il ribrezzo verso della dominazione francese, che sconsigliatamente il Lautrec aveva reso disgustosissima ai popoli. (1521) Questa incauta scorreria sul reggiano seguì nel 1521, ed un fenomeno fisico, accaduto poco dopo in Milano, si combinò sgraziatamente pei Francesi onde alienarne sempre più gli animi degl'Italiani, colla persuasione di essere la stessa divinità manifestamente nimica della dominazione francese. Erano stati poco prima scomunicati dal papa Leone X gl'invasori del Reggiano806. La vigilia appunto di San Pietro, cioè il giorno 28 di giugno del 1521, due ore prima che tramontasse il sole, essendo il cielo quasi sgombro, da una nuvola si scagliò un fulmine sulla massiccia torre di marmo che stava sulla porta del castello di Milano.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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