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      El Sforcia, unito suo exercito, ussite de la città Mediolanense, et pigliò il cammino de la Bichocha con sua ordinanza824. Oltre i seimila cittadini milanesi armati, che sortirono a piedi in seguito del duca, quattrocento lo accompagnarono a cavallo825. Il duca co' suoi giunse prima che cominciasse l'attacco. Egli si pose alla difesa di un ponte, ed ivi infatti si scagliò col maggiore impeto il maresciallo di Foix: ma sebben penetrasse, venne rispinto poi con tanto disordine, che la battaglia diventò un macello, poiché dal ponte non potendovi passare che tre uomini di armi di fronte, e ammucchiandosi per la smania di uscire in salvo, si trovarono talmente stretti i nemici, che nemmeno fu loro possibile il difendersi; quindi la maggior parte vennero tagliati a pezzi. I Veneziani poco si mossero e rimasero quasi spettatori826 Lautrec aveva fatto coprire di croci rosse il corpo di battaglia: questa era la divisa de' collegati, che sperava di sorprendere. Ma Prospero Colonna, informato di ciò, fece porre a' suoi un manipolo d'erba sull'elmo, e così venne delusa l'astuzia. Tremila Svizzeri rimasero sul campo. Gli altri il giorno seguente abbandonarono l'armata. La battaglia della Bicocca è rimasta nella memoria dei Francesi, i quali, per significare che un sito costerebbe molto sangue, e gioverebbe poco acquistandolo, soglion dire: c'est une bicocque. La conseguenza di tal
      giornata fu che i Francesi intieramente perdettero il Milanese. I Francesi occuparono Lodi, ma ne furono scacciati il dì 3 maggio 1522; indi perdettero Pizzighettone, poi Genova il giorno 23 giugno.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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