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      Ricordava gli esempi de' valorosi antenati, assicurava la salute eterna a chi moriva colle armi in mano per difesa della patria e del suo legittimo sovrano. Comparve sommamente animato il corpo de' cittadini milanesi formato dalla milizia urbana. Era meraviglioso l'odio del popolo milanese contro ai Francesi, maraviglioso il desiderio del nuovo duca; per le quali cose, tollerando pazientemente qualunque incomodità, non solo non mutavano volontà per tante molestie, ma messa in arme la gioventù, ed eletti per ciascuna parrocchia capitani, concorrendo prontissimamente giorno e notte le guardie... alleggerivano molto le fatiche dei soldati.
      Il duca Francesco Sforza l'anno 1522 confermò il senato; stabilì che venisse composto di ventisette senatori, cioè cinque prelati, nove cavalieri e tredici dottori. L'editto è del giorno 18 maggio 1522829. Questo corpo ebbe in quella occasione la pienissima podestà di procedere, e giudiziariamente, ed anche per la via della equità: possitque ea omnia quae justitiae et aequitatis830. Creato, siccome vedemmo, nel principiare del secolo XVI, egli, sebbene mutata la forma e ridotto a soli undici giureperiti, de' quali nove soli sedenti, durò sino alla primavera del 1786 per lo spazio di ducent'ottantacinque anni. Gaillard, nella sua assai bella storia del re Francesco I, ci informa di varii aneddoti, i quali hanno relazione immediata cogli avvenimenti accaduti nel Milanese. Lautrec, siccome accennai, aveva da bel principio chiesto soccorsi di denaro al re, protestandosi incapace di far fronte ai collegati senza di questo mezzo, per mantenere l'armata ed accrescerla cogli Svizzeri.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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