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      Questo grand'uomo, nato nel 1711, che resse con gloria per lo spazio di quasi quarant'anni i consigli della casa d'Austria, era dotato di molto ingegno, d'uno zelo instancabile e di somma integrità; abile negoziatore, profondo dissimulatore senza parerlo, impenetrabile ne' suoi secreti, ma ricco d'amor proprio, e perciò presontuoso ed altiero: così ci è descritto dal Coxe1111 sulla fede de' documenti ufficiali del ministero inglese. Ei possedeva a tal segno la confidenza della sua sovrana, che, essendo ella piissima, ha potuto tuttavia intraprendere e compire con mano ferma le riforme più delicate nelle materie ecclesiastiche. Per ciò che concerne la Lombardia, il compimento del catastro delle proprietà fondiarie, come base della giusta ripartizione del principale tributo, occupò le prime cure dell'imperatrice regina. Questa grande opera, tentata quasi due secoli prima dagli Spagnuoli con informi elementi, instaurata nei primordii della dominazione austriaca, era rimasta interrotta, dopo la spesa di più milioni, per le vicende belliche del 1733. Fu riassunta nel 1749 coll'erezione di una nuova giunta del censimento, cui fu dato a presidente un dottissimo giureconsulto, Pompeo Neri, espressamente chiamato dalla Toscana, ove copriva la carica di secretario del consiglio di reggenza. Nello stesso tempo fu questi incaricato di esaminare i mezzi più opportuni per una sistemazione del corso delle monete, colla quale fosse posto rimedio al gravissimo danno che si soffriva dal pubblico per il valore arbitrario di esse.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
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