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      Si confermarono le prerogative ai corpi civici. L'amministrazione de' luoghi pii fu restituita ai capitoli e alle congregazioni, conservato in Milano il corpo elemosiniere. Soppresse le intendenze politiche provinciali, ne furono delegate le incumbenze ai pretori; così la polizia di Milano passò nelle attribuzioni del capitano di giustizia. Fu modificato il regolamento per le scuole normali, e queste rese gratuite indistintamente1177. A tali provvidenze seguì dappresso una nuova sistemazione del governo, coll'erezione di una conferenza governativa e la repristinazione del magistrato politico camerale, cui furono aggregate le attribuzioni del soppresso consiglio1178. Anche i Mantovani furono rimandati contenti, coll'essersi separata l'amministrazione della loro provincia da quella del Milanese, alla quale era stata aggregata sei anni avanti, colla sola dipendenza dal governo generale della Lombardia1179. Ho creduto di dover esporre con un preciso dettaglio la storia sommaria della legislazione austriaca in questo paese, incominciando dal regno di Maria Teresa, per più ragioni. Primieramente perché finora questo lavoro non era stato fatto; inoltre perché corre di quella una confusa celebrità, mentre i contemporanei in generale, per la rapida successione, e l'affastellamento delle cose, se ne formarono un'idea poco diversa da quella del caos; e finalmente perché, oltre qualche nascita o morte di persone illustri, e qualche caso o istituzione patria, le fasi e i fatti dell'amministrazione interna sono i soli elementi per la storia di uno Stato di provincia.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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