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      In questo si vede il termine di quello scisma, che per dicianove anni sempre dalla stessa radice continuò a pullulare.
      226 Giulini, tom. IV, p. 197.
      227 Muratori, Anedoct., tom. I, p. 246.
      228 Giulini, tom. IV, p. 254.
      229 Al reverendissimo e santissimo confratello.
      230 Sembra al nostro discernimento, che, secondo il tenore del nostro comandamento,... tu faccia. Ivon., part. VI, cap. 405.
      231 Giulini, tom. IV, p. 388.
      232 Come leggiamo essere stato dai santi padri stabilito, esecriamo l'eresia simoniaca nelle sacre ordinazioni e nei benefizi ecclesiastici, ed in ogni modo vogliamo radicalmente dalla Chiesa estirparla.
      233 Stabiliamo ancora a norma delle istituzioni dei santi Padri e della forma della Chiesa primitiva, che ad alcuno dei cherici non è lecito il possedere benefizi delle chiese, se, dopo di avere rinunziato tutto il proprio, non vuole farsi discepolo di quello alla di cui sorte sembra essere eletto. Se però alcuno vuole rimanere di fuori, non gli togliamo il chericato, solamente gli vietiamo il godere benefizi ecclesiastici.
      234 E perché alcuni nella santa Chiesa, tanto cherici, quanto laici, per successione paterna... l'arcidiaconato, o l'arcipresbiterato o il cimiliarcato, o anche qualche parte dei benefizi spettanti agli uffizi delle chiese, finora si sono sforzati di possedere: in questa sacra adunanza è stato fissato e definito ad universale notizia che, se alcuno mosso da questa nefanda cupidigia, tentasse ulteriormente di possedere una chiesa e presumesse di ottenere per eredità il santuario di Dio, secondo la voce profetica, soggiaccia al vincolo dell'anatema, fin tanto che ravveduto non si mostri.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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