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      278 Preso mandollo a Roma, e colà, come suona la fama, quell'Anselmo, nello stesso mese, finì di vivere nelle mani di Pietro Latro, ch'era il procuratore di Innocenzo.
      279 Giulini, tom. V, p. 338.
      280 Nella prima portata, polli freddi. gambe cotte col vino, e carne porcina fredda; nella seconda, polli ripieni, carne vaccina condita col pepe, e una piccola torta del laveggiuolo; nella terza, polli arrostiti, lombetti col panico, (o con pane gratuggiato), e salami (a).
      (a) Sembrerà alquanto ardita questa traduzione, giacché né il Giulini, né il Verri non attentaronsi ad indicare cosa fossero queste vivande. Io dubitai fin da principio che si dovesse leggere cambar de vino, che si è scritto talvolta in luogo di caneas, come che dicesse canevette, o botticelli. Ma osservo che si parla esclusivamente di cibi, e le parole gambas e gambonos si trovano frequenti nelle nostre carte antiche, indicanti quella parte che la gamba propriamente detta congiunge al piede. La piperata io interpreto condimento col pepe, appoggiato agli antichi scrittori, anziché vaso da conservare il pepe, come fa il Du Cange. Egli sotto il nome di panitium intende il panico; io amo meglio in questo luogo il pane gratuggiato. Hannovi poi molte ragioni per credere che i nostri padri porcellos plenos nominassero i salami. [Nota del Custodi].
      281 Tom. V, p. 473.
      282 Sponsali di futuro.
      283 Se per titolo degli sponsali dato fosse anello, o corona o cingolo o altra simile cosa, o vestito o manto o zendado, non seguendo il matrimonio, la metà si restituisce, se nel frattempo è stato dato un bacio.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
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