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      554 Lib. V, cap. 81.
      555 Raynald. ad annum 1356, num. 30.
      556 O monopolisti delle granaglie, o uomini nutriti del sangue del popolo, non aspettate il giorno del giudizio?
      557 Predicando egli, dicesi che propalassa i peccati occulti di quelli della famiglia Beccaria, che ad esso erano stati narrati nel sacramento della penitenza, e specialmente del signor Castellino disse tali cose, che tutto il popolo sedusse ed animò all'esterminio di tutti i Beccaria, e della prole e discendenza loro e de' loro amici, ed alla ruina e al saccheggio delle loro case. Ed allora tosto, senza premettere alcun avviso, tutte le case, abitazioni e palagi di essi e dei seguaci loro fece atterrare, e portar via le pietre e venderle, promulgando che ciascun Pavese tenere dovesse quelle pietre sotto il capezzale e a capo del letto, a perpetua memoria delle furfanterie commesse dai Beccaria. Petri Azarii Chronic., p. 237.
      558 Perciocché dal carroccio, nel quale spesso era portato (e beato colui che poteva toccare quel carroccio, coperto di panni per il di lui uso!) cominciò a predicare, ed a sgridare gli uomini e le donne, perché dovevano evitare i lacci mondani, cioè le vesti lussuriose e sontuose, le masserizie d'argento e le gemme preziose, e gli ornamenti... e per esecutore fece eleggere un ufficiale, che io vidi a tagliare le grandi maniche delle guarnaccie, tessute con lavoro frigio, od ornate d'oro e d'argento, e a tagliare le cinture, se qualche cosa preziosa intorno ad esse trovavasi.
      559 Fece pubblica giustizia col taglio della testa.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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