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      In fede di che abbiamo comandato che si facessero e si registrassero le lettere presenti, e si confermassero col munirle del sigillo della predetta comunità. Dato in Milano, il giorno decimosesto di aprile MCCCCXLVII, Sottoscritto - Ambrogio.)
      657 Tomo I, p. 254.
      658 1448 die martis nono Januarii - Notitia sia a ciascuna persona como li illustri capitanei et difensori della illustre ed eccelsa nostra libertà vogliano dare via le borse de la ventura, le quale borse sono septe, della quale la prima harrà dentro ducati trecento contanti, la seconda ducati cento, la terza settantacinque, la quarta cinquanta, la quinta trenta, la sesta venticinque, la settima venti, e vogliono darle via a la ventura in questa forma, cioè: ciascuna persona de qual conditione, stato e grado voglia se sia, tanto forestiero come cittadino e contadino, et tanto clerico come layco, et maschi e femine, possano portare quelli ducati che a loro parirà o uno o due, como loro vorranno al banco de Xphôro figliolo di messere Stefano Taverna banchero, quale è stato lo inventore di questa cossa, el qual banco è per mezzo li ratti fuori del Broletto, lui ne farà nota nel suo libro fatto solo per questo, cioè a dì tale, la tal persona ha portati tanti ducati, uno o duy quelli che sarano, per volere guadagnare per ciascuno ducato una delle sopra scritte borse, secondo che Dio li darà buona ventura, e così farà nota de tutti quelli portaranno infina alla prima domenica di febraro prossimo, quale è il dì deputato a dare via le borse, in quello dì serano domandati tutti quelli haveranno messi li denari per guadagnare le borse, et si serà fatto tanti scritti per ciascuno quanti ducati harrano messo, li quali scritti haranno suxo il nome loro, e questi tal scritti serano messi in una corba suso una baltresca la quale sara posta su la piazza di Sancto Ambrosio onde è usato stare el banco di frate Alberto, acciocché ciascuna persona possa vedere mettere li scritti tutti in la corba, e vederli voltare tutti sotto sopra per lo dicto Xphôro thesaurario, deputato a questo, ovvero per persona fidata electa per li illustri capitanei, poi sarà tolto una altra corba, nella quale corba saranno messi altretanti scritti bianchi senza scrittura alcuna, salvi che in quelli sara sette scritti, che l'uno harrà scritto suxo la borsa trecento, l'altro la borsa de li ducati cento, e l'altro de la borsa de' ducati settantacinque, l'altro la borsa de li ducati cinquanta, l'altro la borsa de li ducati trenta, l'altro la borsa de li ducati venticinque, e l'altro la borsa de li ducati venti.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
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