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      Et questi scritti serano voltati molto bene sotto sopra tutti cum quelli non serano scritti. Poi el dicto Xphôro overo li deputati per l'illustri capitanei, stando di sopra la baltresca, vedando ogni persona, domanderà un qualche bono homo, metterà la corba quale haverà dentro li scritti de li huomini che harranno messi li denari de la mane dritta, e l'altra corba ne la quale serano gli altretanti scritti bianchi, et quelli sette de le borse metterà da la mane sinistra. E poi quello bono homo torrà suso alla ventura duy scritti, cioè l'uno fora de una corba con una mane, e uno fora de l'altra corba cum l'altra mane, tutti duy li scritti ad un tratto, e drieto a questo bono homo seranno due altre fidate persone ellecte da li illustri capitanei e non suspecte a persona alcuna l'uno de la mane dritta, l'altro da la mane sinistra, li quali torranno quelli duy scritti quali quello bono homo harà tolto suxo ogniuno da la sua parte e il lezeranno, odando ogni persona quelli tali scritti, verbi grazia l'uno scritto dirà Gioanni da Como, e l'altro nagotta, o vero bianco, quello tale Gioanni da Como per quello scritto serà fora di ventura de havere le borse, et serà infilzato, quello scritto che non avrà suxo nagotta, che sera bianco, sera scarpato; poi quello bono homo ne torra suxo duy altri scritti in quella medesima forma, et quelli duy leveranno verbi gratia l'uno scritto dirà Antonio da Pavia, l'altro serà bianco, similmente sera facto de questi duy, cioè l'uno infilzato, e l'altro scarpato.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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