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      Ancora perché li prefati signori hanno ordinato et comandato che niuno debba zugare a zugo de dadi, tavole et cartexelle, ne lassare zugare in casa sua sotto la pena che contengono le cride fatte sopra di ciò; Adesso chiariscono et volleno che cadauno non solo possa, ma sia obbligato ad accusare qualunca contrafarà, ed accusando guadagni il quarto della dicta pena pecuniaria et de li altri tri quarti se dispona et faccia come è dicto di sopra; ma non accusando et sappiando chi vi abbia contrafacto, cada in pena caduna volta del quarto quale devria guadagnare, et cadauno possa questi altri accusare et della pena se faccia ut supra - Ambrosius Prior - Marcolinus - Cridata ad scalas palatii et per loca solita civitatis per Matteum de Arezio tubetam, die lunae XXIII febbruarii suprascripti - (Ambrogio Priore - Marcolino - Promulgata alle scale del palazzo, e per i luoghi soliti della città da Matteo di Arezzo trombetta, il giorno di lunedì XXIII di febbraio soprascritto.) Gride dal 1447 al 1450, vol. C, foglio 136 archivio civico.
      671 Le cose dei Milanesi cominciarono ad andare al peggio. Perciocché privi di duci, discordi essendo tra di loro i cittadini, giornalmente ripullulavano consigli peggiori dei primi. Non potevano le pubbliche gravezze dal popolo convenevolmente governarsi; non potevano i ricchi sostenere i pesi; non poteva alcuno eseguire i comandi: ma come una flotta dispersa dalla procella, qua e là la plebe era portata dalle onde accavallate. Se alcun raggio di speranza splendeva tuttora nei soldati che rimanevano, turbato era dall'ambizione di Carlo Gonzaga, il quale al dominio del popolo ingiustamente aspirando, tutte le cose con lungo sospettare intralciava.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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