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      III, p. 322), è il seguente: "Avendo alcuni temerari o scelerati avuto ardire di andare ungendo molte porte delle case, diversi catenacci di esse e gran parte dei muri di quasi tutte le case di questa città con unzioni, parte bianche e parte gialle, il che ha causato negli animi di questo popolo di Milano grandissimo terrore e spavento, dubitandosi che tali unzioni siano state fatte per aumentare la peste che va serpendo in tante parti di questo Stato; dal che potendone seguire molti mali effetti et inconvenienti pregiudiziali alla pubblica salute: a' quali dovendo li signori presidente e conservatori della Sanità dello stato di Milano per debito del loro carico provedere, hanno risoluto, per beneficio pubblico e per quiete e consolazione degli abitanti di questa città, oltre tante diligenze sin qui d'ordine loro usate per mettere in chiaro i delinquenti, far pubblicare la presente grida, con la quale promettono a ciascuna persona di qualsivoglia grado, stato e condizione si sia, che nel termine di giorni 30 prossimi a venire dopo la pubblicazione della presente metterà in chiaro la persona o le persone che hanno commesso, favorito, aiutato, o dato il mandato, o recettato, o avuto parte o scienza, ancorché minima, in cotal delitto, scudi ducento de' denari delle condanne di questo tribunale; e se il notificante sarà uno de' complici, purché non sia il principale, se gli promette l'impunità, e parimente guadagnerà il suddetto premio. Et a questo effetto si deputano per giudici il signor capitano di giustizia, il signor podestà di questa città et il signor auditore di questo tribunale, a' quali o ad uno di essi averanno da ricorrere i propalatori di tal delitto, quali, volendo, saranno anche tenuti secreti.


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Storia di Milano
di Pietro Verri
pagine 1182

   





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