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      La Lucrezia, inteso il caso, con virile animo il marito terminò vendicare e cominciò a prestare orecchi alla donna che li aveva parlato et a Tiberio far buon viso, di qualità che la messaggiera, preso animo, l'amore che Tiberio gli portava gli scoperse. Di che la Lucrezia monstrandosi lieta, la sera che da lei dovessi venire compose et, ordinato un pasto glorioso e vini eccellenti, aspettò la sera Tiberio. Il quale venuto e cominciando molto bene a mangiare e bere, sendo il vino un poco oppiato, non ebbe a pena finita la cena, che s'addormentò. La donna fattolo mettere in un letto, quando lo vidde profondato nel sonno, con uno ago tutt'a dua li occhi gli trasse e, serrata molto bene la camera, di quella s'uscì. E come fu giorno, andatosene alla sepoltura del marito e quivi come fussi successa la morte d'esso narrato, se stessa con un coltello uccise. Il misero Tiberio, sendo privato delli occhi et il caso già vulgato per Verona, fu preso dalla famiglia del potestà et essaminato. Confessando, fu punito di pena capitale".
     
      Stetti a udire il servo con attenzione et il caso mi parve crudele, e lo confortai con quelle parole mi occorsono e poi montai a cavallo. [17v] E per la pianura di Verona cavalcando, lasciai la città a man destra, et ebbi per male non la poter vedere, perché intesi quella esser bellissima, abondante di popolo, piena d'arte. Ha el fiume dell'Adice che passa per mezzo d'essa; ha contado fertile di grano, vino e d'olio che in Lombardia è cosa rara; ha belle fortezze in poggio et in piano.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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