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      Et iudicò esser facil cosa, non sendo altri nella stufa, entrarvi la notte e menar via la fanciulla perché il vecchio non era atto a difenderla. Et in sul primo sonno entrò con un famiglio nella stufa e s'accostò alla cuccia della fanciulla la quale, con timore destasi, cominciò tanto forte a gridare che tutti quelli di casa, udito il romore, si levorono e chiamorono e' vicini, [64r] che armati corsono: e le campane cominciorno a sonare e tutto il paese si voltava quivi.
      A noi pareva essere a tristo partito; pure, avendo certi servitori tedeschi, facemmo intender per loro alle brigate che venivono che quelli del Cardinale erano separati da noi in modo che scampammo quella furia. Gaioso et il servitore furon morti e certi altri spagnuoli che li vollono difendere; li altri furono lasciati liberi. Per questo pericolo noi, da quel tempo avanti, non volemmo alloggiare in osteria dove fussino ispagnuoli.
     
      La mattina, sendo freddo, ci partimmo tardi e la sera ci posammo a Fiessen che è assai buon castello al principio di Svevia, signore del quale è il vescovo d'Augusta. Alloggiamo con un oste che pareva buon compagno: ma la notte vi stemmo, gl'intervenne un caso strano e piuttosto tragico che altrimenti.
      Lui era d'età d'anni cinquanta et, essendoli morta la prima donna e restatoli d'essa un figliuol solo, d'età d'anni diciotto, gentile e grazioso, prese una altra donna giovane e bella. E l'amava fuori di misura, pure non la poteva contentare in tutto di quello che le più delle giovane donne desiderano.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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