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      E venne detto Vicerè in persona a Roma.
      BASILIO: Deh, fermati un poco! Tu di' che il Papa aveva fatto, cioè l'essercito suo, processo nel Regno e che Napoli era in pericolo. Se questo è vero, perché accordò il Papa e non seguitò la vittoria?
      ANTONIO: Perché non aveva danari né modo alcuno da farne.
      BASILIO: Perché non faceva lui cardinali, come hanno fatto altri papi, quando sono stati in manco necessità et in minor pericolo che non era lui?
      ANTONIO: Non li voleva fare. E veramente lo intento suo era buono, perché non voleva vendere dignità né benefizi. E se avessi possuto fare di non entrare in guerre, arebbe fatto ogn'opera di ridurre la Chiesa, non voglio dire come quella primitiva, ma in modo che si sarebbe iudicato, all'apparenza di fuora, che li pontefici, cardinali et altri prelati, se non potessino essere immitatori di Cristo, almanco potevono non li essere in tutto contrari, come sono stati da molto tempo in qua. Ma seguitando il mio parlare...
      BASILIO: E' mi pare che questi preti abbino detto compieta, e li chierici voglino serrare la chiesa.
      Et io non ti vorrei questa sera lasciare prima che m'avessi finito il ragionamento incominciato, et ancora ci restono a dire molte cose. Però tu mi farai piacere grande a venire questa sera a cena meco e potrai ancora dormire in casa mia, perché non ho altri in Firenze che uno servitore. E manderò a dire a casa il tuo nipote che non t'aspetti.
      ANTONIO: Io farò quello ti piace, ma per la via non voglio seguire la materia principiata, ché voglio stare con commodità per ricordarmi meglio d'ogni particulare.


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Scritti storici e politici
di Francesco Vettori
pagine 412

   





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