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      Ed in tutte queste origini si scuopre disegnata la pianta eterna delle repubbliche, sulla quale gli Stati, quantunque acquistati con violenza e con froda, per durare, debbon fermarsi; come, allo 'ncontro, gli acquistati con queste origini virtuose, poscia, con la froda e con la forza rovinano. E cotal pianta di repubbliche è fondata sopra i due princìpi eterni di questo mondo di nazioni, che sono la mente e 'l corpo degli uomini che le compongono. Imperocché - costando gli uomini di queste due parti, delle quali una è nobile, che, come tale, dovrebbe comandare, e l'altra vile, la qual dovrebbe servire; e, per la corrotta natura umana, senza l'aiuto della filosofia (la quale non può soccorrere ch'a pochissimi), non potendo l'universale degli uomini far sì che privatamente la mente di ciascheduno comandasse, e non servisse, al suo corpo - la divina provvedenza ordinò talmente le cose umane con quest'ordine eterno: che, nelle repubbliche, quelli che usano la mente vi comandino e quelli che usano il corpo v'ubbidiscano.
      Il timone s'inchina a piè dell'altare, perché tali famoli, siccome uomini senza dèi, non avevano la comunione delle cose divine e, 'n conseguenza delle quali, nemmeno la comunità delle cose umane insieme co' nobili, e principalmente la ragione di celebrare nozze solenni, ch'i latini dissero «connubium», delle quali la maggior solennità era riposta negli auspìci, per gli qual i nobili si riputavano esser d'origine divina e tenevano quelli essere d'origine bestiale, siccome generati da' nefari concubiti.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
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