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      La tavola mostra i soli princìpi degli alfabeti e giace rimpetto alla statua d'Omero, perché le lettere, come delle greche si ha dalle greche tradizioni, non si ritruovarono tutte a un tempo; ed è necessario ch'almeno tutte non si fussero ritruovate nel tempo d'Omero, che si dimostra non aver lasciato scritto niuno de' suoi poemi. Ma dell'origine delle lingue natie si dà un avviso più distinto qui appresso.
      Finalmente, nel piano più illuminato di tutti, perché vi si espongono i geroglifici significanti le cose umane più conosciute, in capricciosa acconcezza l'ingegnoso pittore fa comparire un fascio romano, una spada ed una borsa appoggiate al fascio, una bilancia e 'l caduceo di Mercurio.
      De' quali geroglifici il primo è 'l fascio, perché i primi imperi civili sursero sull'unione delle paterne potestadi de' padri, i quali, tra' gentili, erano sappienti in divinità d'auspìci, sacerdoti per proccurargli (o sia ben intendergli) co' sacrifizi, re, e certamente monarchi, i quali comandavano ciò che credevano volesser gli dèi con gli auspìci, e 'n conseguenza non ad altri soggetti ch'a Dio. Così egli è un fascio di litui, che si truovano i primi scettri del mondo. Tai padri, nelle turbolenze agrarie di sopra dette, per resistere alle caterve de' famoli sollevati contro essoloro, furono naturalmente menati ad unirsi e chiudersi ne' primi ordini di senati regnanti (o senati di tanti re famigliari) sotto certi loro capi-ordini, che si truovano essere stati i primi re delle città eroiche, i quali pur ci narra, quantunque troppo oscuramente, la storia antica che, nel primo mondo de' popoli, si criavano gli re per natura, de' quali qui si medita e se ne truova la guisa.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
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