Pagina (65/534)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Oltreché, Porfirio (appresso Suida) e Velleo Patercolo voglion ch'Omero avesse di gran tempo preceduto ad Esiodo. E 'l treppiedi ch'Esiodo consagrò in Elicona ad Apollo, con iscrittovi ch'esso aveva vinto Omero nel canto, quantunque il riconosca Varrone (appresso Aulo Gellio), egli è da conservarsi nel museo dell'impostura, perché fu una di quelle che fanno tuttavia a' nostri tempi i falsatori delle medaglie per ritrarne con tal frode molto guadagno.
     
      XXXVII
      [Erodoto, Ippocrate. - Anni del mondo 3500 ]
     
      Egli è Ippocrate posto da' cronologi nel tempo de' sette savi della Grecia. Ma, tra perché la di lui vita è troppo tinta di favole (ch'è raccontato figliuolo d'Eusculapio e nipote d'Apollo), e perch'è certo autore d'opere scritte in prosa con volgari caratteri, perciò egli è qui posto circa i tempi d'Erodoto, il qual egualmente e scrisse in prosa con volgari caratteri e tessé la sua storia quasi tutta di favole.
     
      XXXVIII
      [Idantura re di Scizia. - Anni del mondo 3530 ]
     
      Il quale a Dario il maggiore, che gli aveva intimato la guerra, risponde con cinque parole reali (le quali, come dentro si mostrerà, i primi popoli dovettero usare prima che le vocali e, finalmente, le scritte); le quali parole reali furono una ranocchia, un topo, un uccello, un dente d'aratro ed un arco da saettare. Dentro, con tutta naturalezza e propietà se ne spiegheranno i significati; e c'incresce rapportare ciò che san Cirillo alessandrino riferisce del consiglio che Dario tenne su tal risposta, che da se stesso accusa le ridevoli interpetrazioni che le diedero i consiglieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





Porfirio Suida Velleo Patercolo Omero Esiodo Esiodo Elicona Apollo Omero Varrone Aulo Gellio Erodoto Ippocrate Ippocrate Grecia Eusculapio Apollo Erodoto Idantura Scizia Dario Cirillo Dario