Pagina (101/534)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Questa degnità dimostra che i primi abbisognarono per ubbidire l'uomo all'uomo nello stato delle famiglie, e disporlo ad ubbidir alle leggi nello stato ch'aveva a venire delle città; i secondi, che naturalmente non cedevano a' loro pari, per istabilire sulle famiglie le repubbliche di forma aristocratica; i terzi per aprirvi la strada alla libertà popolare; i quarti per introdurvi le monarchie; i quinti per istabilirle; i sesti per rovesciarle.
      E questa con l'antecedenti degnità danno una parte de' princìpi della storia ideal eterna, sulla quale corrono in tempo tutte le nazioni ne' loro sorgimenti, progressi, stati, decadenze e fini.
     
      LXIX
     
      I governi debbon essere conformi alla natura degli uomini governati.
      Questa degnità dimostra che per natura di cose umane civili la scuola pubblica de' principi è la morale de' popoli.
     
      LXX
     
      Si conceda ciò che non ripugna in natura e qui poi truoverassi vero di fatto: che dallo stato nefario del mondo eslege si ritirarono prima alquanti pochi più robusti, che fondarono le famiglie, con le quali e per le quali ridussero i campi a coltura; e gli altri molti lunga età dopo se ne ritirarono, rifuggendo alle terre colte di questi padri.
     
      LXXI
     
      I natii costumi, e sopra tutto quello della natural libertà, non si cangiano tutti ad un tratto, ma per gradi e con lungo tempo.
     
      LXXII
     
      Posto che le nazioni tutte cominciarono da un culto di una qualche divinità, i padri nello stato delle famiglie dovetter esser i sappienti in divinità d'auspìci, i sacerdoti che sagrificavano per proccurargli o sia ben intendergli, e gli re che portavano le divine leggi alle loro famiglie.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534