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      Questa filosofia dell'autorità va di séguito alla teologia civile ragionata della provvedenza, perché, per le pruove teologiche di quella, questa, con le sue filosofiche, rischiara e distingue le filologiche (le quali tre spezie di pruove si sono tutte noverate nel Metodo), e d'intorno alle cose dell'oscurissima antichità delle nazioni riduce a certezza l'umano arbitrio, ch'è di sua natura incertissimo, come nelle Degnità si è avvisato. Ch'è tanto dire quanto riduce la filologia in forma di scienza.
     
      III
     
      Terzo principal aspetto è una storia d'umane idee, che, come testé si è veduto, incominciarono da idee divine con la contemplazione del cielo fatta con gli occhi del corpo: siccome nella scienza augurale si disse da' romani «contemplari» l'osservare le parti del cielo donde venissero gli augùri o si osservassero gli auspìci, le quali regioni, descritte dagli àuguri co' loro litui, si dicevano «templa coeli», onde dovettero venir a' greci i primi theorémata e mathémata, «divine o sublimi cose da contemplarsi», che terminarono nelle cose astratte metafisiche e mattematiche. Ch'è la storia civile di quel motto:
     
      A Iove principium musæ;
     
      siccome da' fulmini di Giove testé abbiam veduto incominciare la prima musa, che Omero ci diffinì «scienza del bene e del male»; dove poi venne troppo agiato a' filosofi d'intrudervi quel placito: che «'l principio della sapienza sia la pietà». Talché la prima musa dovett'esser Urania, contemplatrice del cielo affin di prender gli augùri, che poi passò a significare l'astronomia, come si vedrà appresso.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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