Pagina (228/534)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Onde Venere eroica, in quanto nume anch'essa de' matrimoni solenni, detta «pronuba», si cuopre le vergogne col cesto; il quale, dopo, i poeti effemminati ricamarono di tutti gl'incentivi della libidine. Ma poi, corrotta la severa istoria degli auspìci, come Giove con le donne, così Venere fu creduta giacer con gli uomini, e di Anchise aver fatto Enea, che fu generato con gli auspìci di questa Venere. Ed a questa Venere sono attribuiti i cigni, comuni a lei con Apollo, che cantano di quel «canere» o «cantare» che significa «divinari» o «predire»; in forma d'uno de' quali Giove giace con Leda, per dire che Leda con tanti auspìci di Giove concepisce dalle uova Castore, Polluce ed Elena.
      Ella è Giunone detta «giogale» da quel giogo ond'il matrimonio solenne fu detto «coniugium», e «coniuges» il marito e la moglie; - detta anco Lucina, ché porta i parti alla luce, non già naturale, la qual è comune anco agli parti schiavi, ma civile, ond'i nobili son detti «illustri»; - è gelosa d'una gelosia politica, con la qual i romani fin al trecento e nove di Roma tennero i connubi chiusi alla plebe. Ma da' greci fu detta Héra, dalla quale debbono essere stati detti essi eroi, perché nascevano da nozze solenni, delle quali era nume Giunone, e perciò generati con Amor nobile (ché tanto Eùros significa), che fu lo stesso ch'Imeneo. E gli eroi si dovettero dire in sentimento di «signori delle famiglie», a differenza de' famoli, i quali, come vedremo appresso, vi erano come schiavi; siccome in tal sentimento «heri» si dissero da' latini, e indi «hereditas» detta l'eredità, la quale con voce natia latina era stata detta «familia». Talché, da questa origine, «hereditas» dovette significare una «dispotica signoria», come da essa legge delle XII Tavole a' padri di famiglla fu conservata una sovrana potestà di disponerne in testamento, nel capo «Uti paterfamilias super pecuniæ tutelæve rei suæ legassit, ita ius esto». Il disponerne fu detto generalmente «legare», ch'è propio de' sovrani; onde l'erede vien ad esser un legato, il quale nell'eredità rappresenta il padre di famiglia defonto, e i figliuoli, non meno che gli schiavi, furono compresi ne' motti «rei suæ» e «pecuniæ». Lo che tutto troppo gravemente n'appruova la monarchica potestà ch'avevano avuto i padri nello stato di natura sopra le loro famiglie, la qual poi essi si dovettero conservare (come vedremo appresso che si conservarono di fatto) in quello dell'eroiche città; le quali ne dovettero nascere aristocratiche, cioè repubbliche di signori, perché la ritennero anco dentro le repubbliche popolari.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





Venere Giove Venere Anchise Enea Venere Venere Apollo Giove Leda Leda Giove Castore Polluce Elena Giunone Lucina Roma Héra Giunone Amor Eùros Imeneo XII Tavole