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      E ciò sia detto della morale divina de' primi popoli del gener umano perduto: della morale eroica appresso ragioneremo a suo luogo.
     
      IV
     
      DELL'ICONOMICA POETICA.
     
     
      1.
     
      DELL'ICONOMICA POETICA, E QUI DELLE FAMIGLIE CHE PRIMA FURONO DE' FIGLIUOLI.
     
      Sentirono gli eroi per umani sensi quelle due verità che compiono tutta la dottrina iconomica, che le genti latine conservarono con queste due voci di «educere» e di «educare»; delle quali con signoreggiante eleganza la prima s'appartiene all'educazione dell'animo, e la seconda a quella del corpo. E la prima fu, con dotta metafora, trasportata da' fisici al menar fuori le forme dalla materia; perciocché con tal educazione eroica s'incominciò a menar fuori in un certo modo la forma dell'anima umana, che ne' vasti corpi de' giganti era affatto seppellita dalla materia, e s'incominciò a menar fuori la forma di esso corpo umano di giusta corporatura dagli smisurati corpi lor giganteschi.
      E, per ciò che riguarda la prima parte, dovettero i padri eroi, come nelle Degnità si è avvisato, essere, nello stato che dicesi «di natura», i sappienti in sapienza d'auspìci o sia sapienza volgare; e, 'n séguito di cotal sapienza, esser i sacerdoti, che, come più degni, dovevano sagrificare per proccurare o sia ben intender gli auspìci; e finalmente gli re, che dovevano portar le leggi dagli dèi alle loro famiglie, nel propio significato di tal voce «legislatori», cioè «portatori di leggi», come poi lo furono i primi re nelle città eroiche, che portavano le leggi da' senati regnanti a' popoli, come noi l'osservammo sopra, nelle due spezie dell'adunanze eroiche d'Omero, una detta bulé e l'altra agorá, nell'Annotazioni alla Tavola cronologica.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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