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      Per tutto lo che ragionato, da questo antichissimo punto di tempo e con questa guisa nacquero i primi comizi curiati, che sono gli più antichi che si leggono sulla storia romana; i quali si dovettero tener sotto l'armi, e restarono poi per trattare le cose sagre, perché con tal aspetto ne' primi tempi si guardarono tutte le cose profane. Delle quali adunanze si maraviglia Livio ch'a' tempi d'Annibale, che vi passa per mezzo, si tenevano nelle Gallie; ma Tacito ne' Costumi de' germani ci narra quello: che si tenevano anco da' sacerdoti, ove comandavano le pene in mezzo dell'armi, come se ivi fussero presenti i lor dèi (e con giusto senso: si armavano le adunanze eroiche per comandare le pene, perché il sommo imperio delle leggi va di séguito al sommo imperio dell'armi); e generalmente narra che armati trattavano tutti i loro pubblici affari e presiedendovi i sacerdoti, com'or si è detto. Laonde tra gli antichi germani, i quali ci danno luogo d'intendere lo stesso costume di tutti i primi popoli barbari, si rincontra il regno de' sacerdoti egizi; si rincontrano i regni de' cureti ovvero de' sacerdoti armati, che, come abbiam veduto, i greci osservarono in Saturnia (o sia l'antica Italia), in Creta ed in Asia; si rincontrano i quiriti dell'antichissimo Lazio.
      Per le quali cose ragionate, il «diritto de' quiriti» dee essere stato il diritto naturale delle genti eroiche d'Italia, che, per distinguersi da quello degli altri popoli, si disse «ius quiritium romanorum»; non già per patto convenuto tra' sabini e romani, che si fussero detti «quiriti» da Cure, capital città de' sabini, perché, così, dovrebbon essere stati detti «cureti», che osservarono i greci in Saturnia.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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