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      I proci di Penelope invadono la reggia d'Ulisse (per dire il regno degli eroi) e se n'appellano re, se ne divorano le regie sostanze (s'hanno appropiato il dominio de' campi), pretendono Penelope in moglie (fanno la pretension de' connubi). In altre parti Penelope si mantien casta e Ulisse appicca i proci, come tordi, alla rete, di quella spezie con la quale Vulcano eroico trasse Vener e Marte plebei (gli annoda a coltivar i campi da giornalieri d'Achille, come Coriolano i plebei romani, non contenti dell'agraria di Servio Tullio, voleva ridurre a' giornalieri di Romolo, come sopra si è detto). Quivi ancor Ulisse combatté con Iro, povero, e l'ammazzò (che dev'essere stata contesa agraria, nella qual i plebei si divoravano le sostanze d'Ulisse). In altre parti Penelope si prostituisce a' proci (communica i connubi alla plebe), e ne nasce Pane, mostro di due discordanti nature, umana e bestiale: ch'è appunto il «secum ipse discors» appresso Livio, qual dicevano i patrizi romani a' plebei che nascerebbe chiunque fusse provenuto da essi plebei, comunicati lor i connubi de' nobili, simigliante a Pane, mostro di due discordanti nature, che partorì Penelope prostituita a' plebei.
      Da Pasife, la quale si giace col toro, nasce il minotauro, mostro di due nature diverse. Che dev'esser un'istoria che dagli eroi cretesi si comunicarono i connubi a stranieri che dovettero venir in Creta con la nave la quale fu detta «toro», con cui noi sopra spiegammo che Minosse rapiva garzoni e donzelle dall'Attica, e Giove innanzi aveva rapito Europa.


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Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





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