Pagina (478/534)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Per froda, ella è adoperata da coloro ch'affettano il regno nelle repubbliche libere, con proporre a' sedutti o libertà o potenza o ricchezze. Se libertà, nello stato delle famiglie i padri erano tutti sovrani. Se potenza, la natura de' polifemi era di starsi tutti soli nelle loro grotte e curare le lor famiglie, e nulla impacciarsi di quelle ch'eran d'altrui, convenevolmente al vezzo della lor origine immane. Se ricchezze, in quella semplicità e parsimonia de' primi tempi non s'intendevano affatto.
      Cresce a dismisura la difficultà, perché ne' tempi barbari primi non vi eran fortezze, e le città eroiche, le quali si composero dalle famiglie, furono lungo tempo smurate, come ce n'accertò sopra Tucidide; e, nelle gelosie di Stato, che furono funestissime nell'aristocratiche eroiche che sopra abbiam detto, Valerio Publicola, per aversi fabbricato una casa in alto, venutone in sospetto d'affettata tirannide, affin di giustificarsene, in una notte fecela smantellare, e 'l giorno appresso, chiamata pubblica ragunanza, fece da' littori gittar i fasci consolari a' piedi del popolo; e 'l costume delle città smurate più durò ove furono più feroci le nazioni: talché in Lamagna si legge ch'Arrigo detto l'uccellatore fu il primo che 'ncominciasse a ridurre i popoli, da' villaggi dove innanzi avevano vivuto dispersi, a celebrar le città ed a cingere le città di muraglie. Tanto i primi fondatori delle città essi furono quelli che con l'aratro vi disegnarono le mura e le porte, ch'i latini etimologi dicono essersi così dette a «portando aratro», perché l'avessero portato alto, ove volevano che si aprisser le porte!


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Principj di scienza nuova
di Giambattista Vico
pagine 534

   





Tucidide Stato Valerio Publicola Lamagna Arrigo